Mai più nucleare. Dopo il disastro della centrale di Fukushima del marzo 2011, il governo giapponese tiene
fede agli impegni presi e annuncia la chiusura progressiva delle
centrali nucleari entro i prossimi 30 anni. La volontà è stata ribadita
nelle nuove linee energetiche nazionali approvate nei giorni scorsi dal
governo presieduto dal premier Yoshohiko Noda. Il Giappone diventa così
il terzo Paese, dopo la Germania e la Svizzera, a scegliere la strada
delle energie rinnovabili.
L’allarme nucleare risuona anche in Europa:
segni di crepe sono stati scoperti in un reattore di Tihange,
la seconda centrale nucleare del Belgio. Lo ha reso noto la Electrabel,
il gruppo da cui dipende la sussidiaria Synatom che gestisce l'impianto
atomico.
In una nota la compagnia ha spiegato che "dalle prime
indagini condotte nell'impianto di Tihange 2 sono emersi segni simili a
quelli già riscontrati a Doel 3", uno dei reattori della più grande
centrale del Paese. Il governo belga ha annunciato per i prossimi anni
una graduale uscita dal nucleare ma nel 2011 l'energia atomica copriva
ancora il 54% del fabbisogno di energia elettrica.
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venerdì 14 settembre 2012
Nucleare, il Giappone conferma l’addio. Crepe in un reattore in Belgio
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